Care iscritte/i,
buon giorno.
Inviamo questo messaggio sperando che vi giunga data anche la precarietà dei collegamenti.
Alleghiamo un testo con la somma delle disposizioni in materia Coronavirus di Governo e Regioni.
Come Sindacato abbiamo richiesto chiarimenti e proposto delle soluzioni sulla situazione dei lavoratori di numerosi paesi esteri, senza averne finora riscontri. Alleghiamo il testo sotto.
Inoltre abbiamo chiesto che, chi dovesse essere chiamato al lavoro per effettuare presidio, abbia una lettera ufficiale di ENI che lo convoca da allegare alla autocertificazione.
Abbiamo quindi chiesto interventi ad ENI per alleggerire la situazione dei lavoratori degli appalti, soprattutto mense, pulizie e facchinaggi, che resteranno per lungo tempo senza lavoro.
La situazione ovviamente non è facile, speriamo di potervi dare notizie a breve.
Siamo a disposizione per fornire assistenza ai singoli che si trovino in situazioni particolari; non esitate a contattarci.
Saluti fraterni.
Delegati CGIL Upstream SDM
Da: Fossati Stefano
Inviato: giovedì 5 marzo 2020 12.10
A: Cuomo Francesco; Migliore Emanuele
Cc:mauro.bellucci@cgil.lombardia.it; Bersano Delfina; Calemma Vincenzo; Folcini Fabio; Impala’ Michele; Loriga Gianluca; Maragliulo Chiara; Orru’ Patrizia; Picciotto Riccardo; Salvadeo Marco Andrea; Scazzariello Raffaele
Oggetto: Situazione lavoratori all’estero
Egregi,
buongiorno.
Abbiamo avuto notizie dai nostri iscritti relativamente alla situazione di alcuni siti esteri che andrebbero verificate con voi, chiarendo anche i risvolti amministrativi e di turnazione nonché le procedure che state mettendo in campo per fronteggiare eventuali emergenze. In particolare:
Algeria: le basi di MLE ed Hassi Messaud sono chiuse agli arrivi dall’Italia e quindi i turnisti presenti devono sopperire alla mancanza di cambi, ma non è chiaro fino a quando. Avete previsto dei tempi massimi di permanenza, considerando che già le attuali alternanze 28/28 sono una forzatura rispetto alle normative che non è mai stata sanata? Come invece verranno considerati i lavoratori che attualmente sono a casa e a cui verrà probabilmente vietato l’ingresso al paese?
Nella base di MLE risulta un caso di contagio anche ad Hassi Messaud è chiusa per precauzione all’esterno; quindi vorremmo capire come si intenderà procedere per il rimpatrio in sicurezza dei colleghi. Inoltre vorremmo capire se in loco esistono strutture mediche in grado di far fronte ad emergenze acute (presenza di reparti intensivi isolati con possibilità di ventilare forzatamente eventuali malati e presenza di sanitari in grado di seguire le operazioni) o se invece avete pianificato delle modalità di trasporto in strutture idonee o ancora se si intende procedere al rimpatrio attraverso SOS International o altro vettore.
Iraq: il campo principale è chiuso agli accessi ed ai turnisti presenti è stato chiesto di prolungare per un secondo turno su base volontaria. Avete previsto dei tempi massimi di permanenza, considerando che già le attuali alternanze 28/28 sono una forzatura rispetto alle normative che non è mai stata sanata?
Come invece verranno considerati i lavoratori che attualmente sono a casa senza potersi recare nel paese, dal momento che l’Iraq ha vietato l’ingresso nel paese degli italiani. Se infatti si intende considerarli in riposo, è necessario indicare dei tempi precisi oltre i quali ripresentarsi in modo che possano godere di effettivo riposo. Se invece si chiede loro di contattarvi giornalmente in attesa di eventuale partenza urgente ed immediata, questo periodo deve essere considerato come neutro, ovvero non pesare sui recuperi personali in quanto il lavoratore è a vostra disposizione.
Nella base sappiamo che sono presenti almeno 3 espatriati con febbre alta ma non si è in grado di capire se contagiati da Coronavirus o da altro perché ci dicono che mancano le idonee attrezzature. Sappiamo che non esistono strutture in grado di garantire isolamento né si è in grado di gestire eventuali gravi emergenze. Vi chiediamo quali procedure di sicurezza avete posto in essere.
Tunisia e Mozambico: i governi di entrambi i paesi hanno previsto 15 gg di quarantena per chi proviene dall’Italia. Come intendete comportarvi con chi effettua la turnazione 28/28? Segnaliamo che le attuali alternanze 28/28 sono una forzatura rispetto alle normative e che tale anomalia non è mai stata sanata con accordi sindacali. Pertanto vorremmo capire come intendete affrontare il problema e come considerare eventuali periodi di quarantena cui il lavoratore potrebbe eventualmente essere sottoposti. Noi riteniamo che periodi di attesa svolti al di fuori del nostro paese debbano essere considerati lavoro a tutti gli effetticomportando anche la maturazione dei recuperi.
In generale riteniamo opportuno che si definiscano degli accordi specifici in materia di invio estero che permettano di affrontare in modo condiviso le emergenze, come già richiesto per la situazione di ENI Messico.
Attendiamo vostri riscontri, in modo da poter chiarire le situazioni ai nostri assistiti; in assenza ci riterremo liberi di avvisare in proprio i lavoratori proponendo le soluzioni che riterremo più cautelative per salvaguardare la loro salute dei nostri.
Saluti
Delegati CGIL Upstream