Segnaliamo che a breve l’azienda procederà a contattare tutti coloro che hanno manifestato il loro interesse ad accedere al contratto di espansione.
L’istituto del Contratto di Espansione è stato meglio definito da INPS con il messaggio che alleghiamo. Dalle parti evidenziate in giallo si deduce che:
- l’azienda è obbligata a versare la “contribuzione correlata” ovvero calcolata sulla media degli ultimi 48 mesi. Questa affermazione supera le incertezze sui versamenti che parevano poter essere limitati al solo tetto di contribuzione massima previsto per la NASPI.
- l’azienda ha ricevuto da INPS, tramite il portale dei Rapporti Atipici (PRAT), una lettera di certificazione per ciascuno degli aderenti contente l’importo mensile lordo della prestazione, la decorrenza ed il tipo di pensione (anzianità o vecchiaia), la data di raggiungimento dei requisiti con contestuale eventuale obbligo al versamento della contribuzione nei casi di pensione anticipata.
Il lavoratore riceverà dall’azienda la lettera ed il calcolo dell’incentivo; quindi comunicherà all’azienda l’eventuale accettazione o rifiuto della proposta.
Il valore della pensione finale maturata al termine del contratto di espansione potrà essere calcolato dal Patronato CGIL.
Si rammenta che resterà in capo al lavoratore l’obbligo di effettuare la domanda di pensionamento un paio di mesi prima della data di termine del contratto di espansione.
Per segnalazioni e chiarimenti, sentite il delegato Stefano Fossati o il funzionario territoriale Mauro Bellucci.
Fraterni saluti.
Delegati e Comitato Iscritti CGIL ENI