In data 6.12.2013 si è riunita la Cabina di Regia prevista dall’accordo di chiusura della procedura di mobilità del 17.7.2013. Erano presenti le Segreterie nazionali di CGIL, CISL e UIL coadiuvate da alcuni rappresentanti delle RSU ENI ed ENI SpA.
Eni SpA ha ricapitolato gli obiettivi di esodo e assunzioni previsti dagli accordi, suddividendoli per unità operative e sedi. Ha quindi illustrato la situazione al 31.11.2013 e i sviluppi previsti entro fine anno. Di seguito dettagliamo quanto presentato da ENI SpA:
Procedure di mobilità concluse con accordo e operative:
- Raffineria di Gela 80 posti
- Eni Spa 641 posti
- Enipower 10 posti
- Eniservizi 33 posti
- ECU 10 posti
- Enifueul Centro Sud 6 posti
Sono in via di apertura o da chiudere con accordo ulteriori procedure per Enifuel Nord, Tecnomare, Adriatica Idrocarburi, Ionica Gas e Enimed.
I sindacati chiedono di verificare la situazione di Lng Shipping.
Nel merito delle previste stabilizzazioni di lavoratori precari, ENI SpA conferma la situazione degli aventi diritto in quanto presenti in azienda alla data del 27.5.2013 e che in seguito ricapitoliamo:
Lavoratori Somministrati 109 di cui
- Eni Corporate 36 (12 Roma e 21 SDM)
- Eni E&P 5 (SDM)
- Eniservizi 37 (4 Roma e 33 SDM) – si segnala che un lavoratore di SdM, originariamente avente diritto, ha rassegnato le dimissioni.
- Direzione Midstream 3 (2 Roma e 1 SDM)
- Direzione Digas 2 (SDM)
- Costiera Gas Livorno 4
- Eni R&M 22 (1 AN, 1 BA, 1 CT, 1 LI, 2 NA, 1 PD, 1 PA, 12 Roma, 1 Sarroch, 1 Porto Torres)
Dei 108 rimasti ed aventi diritto al 31.12.2013. ne sono stati finora consolidati 6 (2 Eni Corporate SDM, 1 ENI E&P SDM, 2 Eniservizi SDM e 1 Costiera Gas Livorno).
Lavoratori a tempo determinato 72 di cui
- Eni Corporate 29 (15 Roma e 14 SDM) – si segnala che 2 lavoratori (1 Roma e 1 SdM), originariamente aventi diritto, hanno rassegnato le dimissioni.
- Eni E&P 23 (SDM)
- Eniservizi 1 (SDM)
- Direzione Midstream 2 (SDM)
- Asa 3 Livorno 1
- ECU 10 (4 Roma e 6 SDM)
- Eni R&M 1 (Roma)
- Enipower 5 (4 Ravenna e 1 Mantova)
Dei 70 rimasti ed aventi diritto al 31.12.2013. ne sono stati finora stabilizzati soltanto 2 in San Donato Milanese, di cui 1 in Eni Corporale e 1 in Eni Divisione E&P.
ENI SpA dettaglia quindi che le mobilità finora formalizzate, ovvero quelle per le quali è stato firmato almeno il verbale preliminare in azienda, sono 158 al 31.12.2013; di queste specifica che 36 sono già state definite con uscita dall’azienda. Le altre saranno finalizzate entro la fine del 2013 in massima parte. Dettaglia quindi le uscite per sito e località geografica:
- Eni Corporate 20 (3 Roma, 15 SDM, 1 NA, 1 GE) di cui 3 uscite (2 SDM e 1 NA)
- Direzione Digas 2 (Roma)
- Eni E&P 22 (20 SDM, 1 RA e 1 Trecate) di cui 7 uscite (6 SDM e 1 Trecate)
- ECU 4 (2 SDM e 2 Cortemaggiore)
- Enipower 1 (SDM)
- Eniservizi 6 (1 Roma, 1 SDM, 1 Vibo Valenzia)
- Eni R&M 103 (1 AN, 1 BA, 1 BO, 2 Fiorenzuola, 1 FI, 4 GE, 2 Ortona, 9 LI, 1PA, 2 Priolo, 1 RA, 10 Roma, 10 SDM, 9 San Nazzaro, 5 TA, 2 TO, 41 VE, 1 Vibo Valenzia) di cui 26 uscite (1 BA, 2 Roma, 1 SDM e 22VE)
Infine, in merito alle previste nuove assunzioni, ENI SpA dichiara di avere assunto a tempo determinato 229 lavoratori, di cui 8 già citati come stabilizzati TD e somministrati.
I restanti 221 sono così distribuiti per realtà aziendali:
- Eni E&P 144 (119 E&P e 27 Tecnomare)
- Eni Corporate 57
- Eni R&M 5
- Eniservizi 1
- Servizi Aerei 1
- Direzione Midstream 7
- ETS 6
E per località:
- Bologna 1 (Eni Corporate)
- Ciampino 1 (Servizi Aerei)
- Roma 7 (3 Eni Corporate + 4 ETS)
- San Donato Milanese 191 (105 E&P, 21 Tecnomare, 51 Eni Corp, 4 R&M, 1 Eniservizi, 2ETS, 7 DiMid)
- San Nazzaro 2 (Eni Corp)
- Venezia 6 (Tecnomare)
- Palermo 1 (R&M)
- Viaggiano 12 (E&P)
Su richiesta delle OSL viene specificato che, nel caso degli apprendisti, sono considerate come nuove assunzioni gli ingressi in azienda e non le conferme, che sono da considerarsi automatiche. Viene anche richiesto se il numero delle assunzioni è comprensivo delle assunzioni internazionali (EIRL Ltd); Eni SpA promette un chiarimento in merito nella prossima riunione.
L’incontro è proseguito affrontato alcune problematiche sollevate dalle organizzazioni sindacali. In particolare si è discusso di:
Problematiche relative a mobilità 2010/2011 e ancora da risolvere: i sindacati segnalano che l’assenza di soluzioni chiare ad alcuni problemi sollevati dagli ”esodati” della riforma Fornero crea un clima di incertezza che influenza anche le adesioni all’attuale processo. In particolare le OSL chiedono chiarezza sulle modalità di attivazione della clausola di salvaguardia.
ENI SpA segnala di aver consegnato le domande per il pagamento della contribuzione volontaria ad INPS (Sede ROMA 1) relative a tutti coloro che necessitavano del pagamento di ulteriore contribuzione dopo la mobilità. Trattasi di tutti gli ex lavoratori che avevano siglato la delega all’azienda per il proseguimento volontario all’atto della cessazione del rapporto di lavoro ricevendone una lettera di impegno scritto al pagamento dei contributi volontari, con indicato anche il periodo interessato.
ENI segnala anche che INPS spedirà agli interessati una lettera riportante l’accettazione della contribuzione volontaria citando le intese con ENI e il periodo di contribuzione volontaria.
Per quanto riguarda invece coloro che originariamente non necessitavano di contribuzione volontaria ma che potrebbero invece averne bisogno con le nuove regole, ENI SpA segnala che la domanda di accesso alla contribuzione volontaria deve essere effettuata entro 6 mesi dal termine della contribuzione di mobilità. Dal momento che il pagamento effettivo dei contributi può anche essere dilazionato mentre la pratica deve essere tassativamente consegnata entro questo termine, ENI SpA ritiene opportuno effettuare comunque le domande per tutti coloro che terminano la mobilità senza accedere a pensionamento.
Per fare ciò, ENI SpA ha chiesto tutte le aziende che avevano collocato lavoratori in mobilità di contattare i loro ex lavoratori, inviandogli i moduli di delega al pagamento della contribuzione volontaria, che una volta controfirmati verranno mandati ad INPS per l’attivazione.
ENI SpA segnala anche la possibilità di attivare questo processo direttamente da parte dei lavoratori utilizzando la casella mail mobilita@eni.com
Le Organizzazioni Sindacali segnalano anche la necessità di affrontare i problemi introdotti dalle penalizzazioni pensionistiche connesse con l’età e il problema della revisione degli stipendi su cui calcolare eventuali incentivi aggiuntivi.
Si segnala infine la necessità di chiudere tutte le pendenze legali aperte in merito ai consolidamenti della mobilità 2010/2011. In particolare si segnala che su Milano erano aperte 5 cause per mancate stabilizzazioni, di cui 4 già chiuse con soldi. La causa rimanente è in fase d’appello perché la lavoratrice vuole il posto di lavoro; ENI SpA chiede tempo per esaminare gli atti e promette una soluzione per chiudere la questione.
Mancato pagamento del Premio di Partecipazione atteso 2013: le OSL segnalano che i criteri d’erogazione dell’Accordo Quadro prevedono il pagamento del PdP atteso in quote di dodicesimi di presenza effettiva anche “nel periodo intercorrente tra la scadenza dell’accordo e il successivo rinnovo”. Stante la situazione non si comprende la decisione di non pagare il Premio di Partecipazione 2013 a chi ha lasciato l’azienda tra settembre, mese dell’apertura della mobilità ed oggi. ENI SpA promette una soluzione nel prossimo incontro previsto per il 16.12.13 e che affronterà il Premio di Partecipazione che sarà applicata anche a chi ha già lasciato l’azienda.
Le parti rimandano la discussione a quella data.
Forzature sui collocamenti in mobilità: le OSL segnalano che in alcune sedi (si cita Bari, Napoli ma anche alcune realtà romane e sandonatesi) gli uffici del personale forzano i lavoratori affinché accettino di essere collocati in mobilità, minacciando trasferimenti a fronte di rifiuto. ENI SpA ribadisce la volontarietà della scelta e attribuisce questi episodi ad “eccessi di zelo”; si dichiara disponibile a valutare eventuali segnalazioni per chiarire l’accaduto.
Distribuzione geografiche delle assunzioni: le OSL segnalano che da un primo esame dei dati, le assunzioni paiono concentrate soprattutto sulla sede di San Donato Milanese mentre sia Roma che le sedi del sud sembrerebbero essere sacrificate; inoltre Eni Corporale e Eni E&P assorbono l’ottanta per cento dei nuovi ingressi. Eni SpA, pur affermando di non avere alcuna intenzione di chiudere sedi o siti, non fornisce alcuna risposta convincente. Le OSL ritengono necessario approfondire con attenzione l’evoluzione della situazione.
Tempi di consolidamento e modalità di discussione dei mandati individuali: le OSL chiedono di conoscere con chiarezza i tempi di consolidamento e le modalità di discussione dei casi individuali che hanno assegnato mandato alle RSU. L’azienda ribadisce che i tempi massimi di consolidamento saranno entro fine 2015, utilizzando i periodi massimi previsti dalle leggi; per le singole situazioni ENI SpA rimanda ai tavoli locali tra RSU ed aziende, lasciando che il tavolo di cabina di regia si interessi solo di statistiche generali o di eventuali casistiche particolari di difficile risoluzione.
Si solleva il caso di Eniservizi di SDM che si distingue per l’elevato numero di lavoratori interinali; ENI SpA conferma l’intenzione di consolidarli tutti e rimanda la discussione al tavolo locale da aprirsi per valutare la situazione di quelle unità in cui l’apporto dei somministrati è tale da costituire gran parte della forza lavoro.
Accessi alla mobilità: le OSL segnalano che in alcune sedi (Eni E&P di SDM e Eni R&M di Venezia) hanno richiesto di accedere alla mobilità lavoratori molto vicini ai requisiti e che potrebbero farlo aggiungendo ai 7 anni previsto il loro preavviso. Eni SpA dice che l’utilizzo del preavviso per allungare i tempi di mobilità non è consentito dai patti in essere con INPS.
Le OSL chiedono di verificare localmente se in alcune situazioni sia possibile attuare questo tipo di politiche, specie dove è necessario raggiungere le cifre d’esodo preventivate, come a Venezia.
Le OSL segnalano che, presso i laboratori d’Eni E&P, si nega l’esodo ai lavoratori volontari e con requisiti perché le politiche d’assunzione non ne prevedono la sostituzione, in quanto diplomati. Si chiede di operare alla loro sostituzione attraverso assunzioni mirate o politiche di scambio con l’adiacente laboratorio di Eni R&M. Eni SpA promette un intervento di verifica.
Le parti si aggiornano a marzo 2014 per procedere nel confronto.