Laboratori di Bolgiano, la commissione RLSA scrive ad Eni

Egregi,

dal momento che le tematiche aperte relativamente ai laboratori di Bolgiano sono molte e non è stato ancora effettuato alcun incontro congiunto dall’insediamento del nuovo dirigente incaricato per la sicurezza, riteniamo opportuno fissare con voi una data per discutere delle seguenti tematiche che attendono risposta:

Questionari su stress correlato all’attività lavorativa in Bolgiano: i questionari elaborati i consulenti dello Studio Ferrari & Sinibaldi hanno evidenziato le seguenti fonti di rischio stress percepite dai lavoratori intervistati:

  1. Senso di abbandono e isolamento e disuguaglianza di trattamento economico e professionale;
  2. Comunicazione istituzionale percepita come distante e non valorizzante le professionalità espresse. Mancato riconoscimento di meriti e attività lavorative svolte, dovuto a scarsa conoscenza della realtà laboratori da parte del management;
  3. Problematiche di microclima e lay-out degli uffici (illuminazione carente, microclima non confortevole, arredi vecchi, situazione edilizia da rivedere).

Peraltro quanto emerso certifica ufficialmente una situazione che il Sindacato da tempo denuncia.

Il verbale ricevuto qualche giorno orsono tuttavia, prevede alcuni interventi operativi in merito ai quali ci attendevamo di essere preventivamente consultati, ma ciò non è avvenuto, come spesso capita ultimamente …

A questo punto ci interessa discutere quanto avete autonomamente individuato come rimedi alla situazione; parrebbe infatti che semplici interventi di comunicazione siano sufficienti a sanare la differenza retributiva e di benefit. Ciò equivale ad affermare che tale differenza di trattamenti economici non sia vera, ma sia semplicemente percepita; vogliamo capire in base a quali evidenze avete deciso e proporre altre tipologie di intervento.

Rischio chimico e da esposizione a sostanze cancerogene: siamo in attesa di rivedere la valutazione rischio chimico relativo al Toluene e prevista dagli aggiornamenti del Documento della valutazione dei rischi. Non possiamo che ribadire i nostri suggerimenti, ovvero verificare l’esistenza di macchinari o tecnologie più all’avanguardia per eseguire i flussaggi e ruotare i tecnici sulle diverse schede, evitando di assegnare sempre ai medesimi lavoratori le operazioni con maggiore impatto.

Dopo le conclusioni del monitoraggio ambientale di giugno 2012, nel quale si certificava una presenza costante, nella maggior parte dei campionamenti effettuati, di miscele di idrocarburi policiclici aromatici”, sono state concordate ed effettuate ulteriori analisi monitorando anche negli uffici di Bolgiano non oggetto di attività a rischio chimico. Attendiamo gli esiti che, se dovessero essere positivi, costringerebbero a misure precauzionali quali rivedere l’impianto di condizionamento e sottoporre tutti lavoratori a un monitoraggio medico.

Gestione reagentari e depositi temporanei per lo stoccaggio dei rifiuti: ci hanno illustrato l’emissione di nuove “istruzioni operative” che stiamo in attesa di verificare.

Status delle strutture e degli impianti: si sta provvedendo alla sostituzione delle plafoniere ed abbiamo effettuato delle verifiche congiunte sui nuovi uffici della direzione R&D.  Il lay-out di questi nuovi spazi ci lasci perplessi in quanto poco ergonomico e funzionale; attendiamo un confronto in materia.

Mancano invece tempi  certi per gli interventi strutturali più consistenti su mensa e chiostrine laboratorio (W,Z, e X).

Abbiamo chiesto che sia programmata una campagna di analisi microclima dal momento che le temperature rilevate sono spesso fuori controllo con grave disagio dei lavoratori ma non ne consociamo né tempi né modalità.

Dal momento che trattasi di tematiche da tempo discusse ed in merito alle quali attendiamo risposte, vorremmo effettuare l’incontro in tempi brevi definendo anche con precisione tempi e tipologie degli interventi correttivi.

Saluti

Delegati RLSA